Cuneo - Nizza in Mtb

Settembre 2018 Mountain-Bike, Km 242, dislivello m 5440. In 5 tappe da Cuneo per Chiusa di Pesio, Piano delle Gorre, Passo del Duca, Colle di Tenda, Baisse de Peirafique, Fondovalle Roja (Fontan), P.te Trois Communes, Col Turini, Peira Cava, Col de Braus, Col Segre, Peille, La Turbie.

 

La Cuneo – Nizza in mountain-bike è un piccolo viaggio sulle strade bianche delle Alpi del Mare (in parte sulla nascente ciclovia del Mediterraneo), per ambienti ruvidi e selvaggi, imponenti fortificazioni e villaggi da cartolina. Pedalando in solitaria, con la mountain-bike carica, ho preferito le strade bianche, rispetto a sentieri tecnici con tratti bici a mano o a spalla. Ringrazio Conitours per l’assistenza prestata. In alternativa alla Valle Vermenagna, frequentata dagli automobilisti, ho scelto la Valle Pesio e il Passo del Duca: gli splendidi ambienti del Parco Naturale sono più adatti ad un cicloturismo sportivo ed ecologico. La vecchia militare attualmente è interessata da lavori di sistemazione per una migliore fruibilità ciclistica, che valorizzerà il percorso a livello internazionale. Prima di partire dal Piano delle Gorre ho compiuto due tratte introduttive, non consecutive e con rientro a casa, da Cuneo a Chiusa di Pesio (Km 33 – d+ 500), e da Chiusa di Pesio al Piano delle Gorre (km 26, d+900), alle quali si riferiscono le immagini seguenti. In questo tratto le soluzioni possibili sono diverse e tutte piacevoli e interessanti, io ho iniziato con la ciclabile del Parco Fluviale da Cuneo a Borgo San Dalmazzo, poi Via Auta da Fontanelle a Boves e i percorsi ai piedi della Bisalta palinati della Comunità Montana fino a Chiusa di Pesio. Dal paese, dopo un passaggio al Castello Mombrisone e alla Panchina Gigante, per il Piano delle Gorre sono presenti tracciati su entrambi i versanti della Valle: io mi sono inoltrato verso Piancampo e Pradeboni, per inserirmi nello scorrevole Marguareis Bike. Da San Bartolomeo sull'altro lato su sterrato si raggiunge facilmente la Certosa di Pesio, da cui al Piano delle Gorre. Archiviate le due tappe di avvicinamento, dal Piano delle Gorre ha inizio il tratto realmente alpino della traversata. Dopo il Saut, la militare procede con lunghi tornanti tra splendide conifere e poi in paesaggio più aperto e roccioso si supera l’intaglio di Passo del Duca m 1989. La pendenza è moderata, ma in salita il fondo a tratti è stretto e scomodo per il pietrisco, tuttavia sono in corso lavori di sistemazione. Oltre il valico si entra nel lunare ambiente calcareo della Conca delle Carsene, dominato dalla rocciosa Cima della Fascia. Dalla Colla Piana m 2219 (Capanna Speleologica Morgantini) si svalica in Francia sulla GTA che con divertente percorso esce sulla Limone – Monesi al Colle della Boaria. Su ottimo sterrato, con facili saliscendi e praticando tornanti spettacolari, più avanti la strada perviene a Forti del Colle di Tenda. In bell'ambiente alpino, continuo per la Bassa di Peyrafique e quindi a Casterino. Su asfalto scendo e San Dalmazzo di Tenda e a Fontan (km 66, d+ 1720). Il giorno successivo mi concedo una deviazione a Saorge, il village “perche” più iconico della Roja, quindi mi inserisco nello stretto Vallon de Cairos. Più avanti inizia un lungo ma piacevole sterrato di montagna, in ambiente verdeggiante e panoramico, che per la Baisse de Colla Bassa e la Baisse de Caran va ad intercettare la piccola D68: su asfalto, con pendenza significativa, rimonto alla celebre e vistosa Ridotta dell’Authion (Pointe Trois Communes m 2082, finale sterrato), quindi sempre con la D68 divallo al Col Turini (Alberghi, km 42, d+ 1780). Il giorno dopo, per motivi meteorologici, riprendo il viaggio di pomeriggio. Sulla D2566 fra grandi foreste di conifere supero Peira Cava, e per un sistema di stradine secondarie, ancora asfaltate ma isolate e molto scenografiche, in ambiente rupestre scendo al Col de Braus. Uno sterrato serpeggiante mi porta ad attraversare luoghi aridi ed isolati con vegetazione mediterranea ed affioramenti rocciosi. Ormai mi sto abbassando decisamente di quota, ma sono presenti risalite. Oltrepassati diversi valichi ritrovo il bitume e giungo a Peille, un paesino tipico con le case a forte pendenza. In serata sulla D53 arrivo a La Turbie, a picco sul Principato di Monaco e riconoscibile da lontano per l’appariscente monumento romano del Trofeo delle Alpi (km 58, d+ 470). L’ultima tappa è un breve trasferimento a Nizza (km 17, d+ 70) con visioni sulla Costa Azzurra. Vorrei passare per la Grand Corniche ma purtroppo la trovo chiusa per lavori. In totale da Cuneo km 242 e d+ 5440. Rientro in treno.



 

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